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Il Commissario ad acta chiede indicazioni su come avviare la previdenza integrativa, ma…
Con una Nota depositata lo scorso 29 novembre, il Brigadiere Generale C.C.r.n. Roberto Sernicola - vice Direttore Generale per il Personale Militare del Ministero della Difesa - dopo aver avvisato l’avvocato Mandolesi, ha chiesto al T.A.R. del Lazio alcune indicazioni utili a definire i limiti, l’ambito e le modalità della propria attività finalizzata a dare avvio alla previdenza complementare per il personale del Comparto Sicurezza e Difesa, una volta accertata l’inottemperanza da parte delle Amministrazioni intimate.
Come si ricorderà, con due sentenze, entrambe esecutive ai sensi di legge, l’avvocato Mandolesi era riuscito a far dichiarare inadempiente la P.A. e, in seguito, con due nuove pronunce anch’esse esecutive perché mai impugnate dall’Avvocatura di Stato, a far nominare un Commissario ad acta che provvedesse in sua sostituzione. Fin qui tutto bene, quindi!
Dopodiché, con altre sentenze rese su diversi processi instaurati da altri Legali, il TAR è ritornato sui propri passi, escludendo che i diretti interessati potessero essere legittimati ad agire direttamente per far censurare l’inadempimento della P.A. in materia.
Che cosa succederà adesso? Possono queste sentenze “ottenute” dagli altri Legali compromettere quanto già disposto favorevolmente per i nostri Assistiti?
Lo sapremo il 22 gennaio 2014, quando l’avvocato Mandolesi sarà chiamato in Camera di Consiglio a cercare di limitare i danni (prodotti da altri…).
Auguri per un Buon Natale e un Sereno 2014.
Lo Staff