RICORSO PENSIONI - ACCOLTI I RICORSI

I ricorrenti sono titolari di una posizione giuridica legittimante.

 

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto un mio nuovo ricorso collettivo, condannando le Amministrazioni resistenti al pagamento delle spese processuali.

Dopo il riconoscimento dell’Indennità di comando – con pronunce favorevoli finanche del Consiglio di Stato – è stato accolto anche il ricorso in materia pensionistica.

Con duplice sentenza, invero, il Tribunale ha dichiarato sussistere l’obbligo per le Amministrazioni resistenti di provvedere sulle istanze di diffida e messa in mora ritualmente notificate per conto dei ricorrenti, per sollecitare la conclusione del procedimento amministrativo concernente la costituzione di forme pensionistiche complementari (previdenza integrativa), con ciò implicitamente riconoscendo che la mancata attivazione ha prodotto, medio tempore, un danno risarcibile (mediante l’applicazione del sistema di calcolo retributivo, vigente ante-riforma legge n.335/95, ovvero il pagamento di una somma equivalente).

Ciò è ancor più interessante (perché economicamente vantaggioso) per chi è già nel sistema di calcolo “misto” o “contributivo puro”, in vista dell’annunciata nuova riforma in materia – che l’attuale Governo vorrebbe introdurre dall’1 gennaio 2012 – che prevede, per tutti i lavoratori, il passaggio al sistema di calcolo della pensione con il metodo contributivo <pro rata>.

Sarà mia premura comunicare gli ulteriori sviluppi al riguardo.

Con viva cordialità.

Avv. Roberto Mandolesi