INDENNITA' DI COMANDO

E' stato emanato il decreto.

Il Presidente della Sezione Prima Bis del T.A.R. del Lazio - Roma mi ha comunicato, in pubblica udienza - mentre mi apprestavo a discutere l’ennesimo ricorso in materia - che il Commissario ad acta nominato, la Dr.ssa Mimma De Paolis, ha già provveduto ad emanare il Decreto con cui ha individuato le posizioni di comando utili ai fini della corresponsione della relativa indennità.
Il CGAC, all’uopo interpellato da alcuni Delegati della Rappresentanza militare, ha confermato che le posizioni di comando sono state tutte inserite, ad esclusione di quelle riferibili ad incarichi di mero “Capo” (o assimilati), nonché quelli riconducibili ad Articolazioni di staff o di supporto.
Sentita personalmente in data odierna, la Dr.ssa De Paolis ha confermato il tutto, precisando però che gli emolumenti andranno corrisposti ai soli ricorrenti, senza alcuna estensione degli effetti del giudicato ad altri. Coloro che non hanno aderito al ricorso, quindi, sarebbero stati esclusi.
A tal proposito, sarà proposta un’azione legale finalizzata a tale riconoscimento, rivolta esclusivamente agli interessati che non hanno partecipato alle prime fasi del ricorso. Chiaramente, l'iniziativa non potrà più essere quella finalizzata alla mera censura del silenzio – inadempimento, pena il rigetto del ricorso e la condanna alle spese di giudizio.
Quanto agli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza, il Presidente della Seconda Sezione, sempre in pubblica udienza, mi ha invece riferito che il Commissario ad acta già nominato (e confermato nell’incarico dalla Quarta Sezione del Consiglio di Stato) – l’Avv. dello Stato a.r. Carlo Salimei – ha rifiutato, poiché impossibilitato, per motivi familiari, ad espletare le dovute formalità.
Il problema, quindi, sarà affrontato nella prossima udienza all’uopo fissata per il 12 maggio p.v.
Sarà mia premura comunicare gli ulteriori aggiornamenti.
Con viva cordialità.
Roma, 4 maggio 2010
Avv. Roberto Mandolesi