INDENNITA' DI COMANDO. Aggiornamento.
All’udienza del 13 aprile u.s., dinanzi alla Sezione Prima Bis del TAR del Lazio – Roma, ho discusso dei termini con cui l’Amministrazione dovrà dare esecuzione alle varie sentenze (tutte positive) che hanno riconosciuto, ai miei Assistiti, il diritto a percepire l’indennità di comando.
Le questioni che il TAR dovrà chiarire sono, sostanzialmente, quelle di seguito indicate:
1) il Decreto emanato in data 29 marzo 2010, dal Commissario ad acta, Dr.ssa Mimma De Paolis, ha una valenza di carattere generale (ovvero, ciascun ricorrente, la cui posizione di comando è ricompresa nell’allegato Elenco, ha diritto a chiedere alla propria Amministrazione la corresponsione della relativa indennità) e, quindi, è del tutto inutile che un analogo decreto sia emanato dal nuovo Commissario ad acta, Dr.ssa Anna Gargano?
2) nelle posizioni di comando indicate nell’allegato Elenco, sulla base della normativa in vigore, sono stati illegittimamente esclusi i Dirigenti?
3) è possibile, allo stato, chiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo che obblighi l’Amministrazione al pagamento della suddetta indennità?
Voglio evidenziare, inoltre, che il Collegio TAR (molto opportunamente e saggiamente) ha domandato (in via informale) all’Avvocatura dello Stato, ivi presente (e costituita), se – sospendendo per qualche mese il giudizio – vi era la concreta possibilità che le Amministrazioni interessate (Ministeri della Difesa e dell’Economia) provvedessero autonomamente a reperire i necessari stanziamenti e a corrispondere la relativa indennità agli aventi diritto; ma gli è stato risposto che ciò, allo stato, non è prevedibile.
Nell’attesa di conoscere gli orientamenti del TAR, saluto
Con viva cordialità.
Roma, 14 aprile 2011
Avv. Roberto Mandolesi